"Ancora si ripete il piccolo miracolo. Con titubanza inizio a parlarti
di questioni impolverate, esistenti solo nella mia e, forse un po’
diverse, nella tua memoria e in quella di pochi altri amici. Tra noi
non ci sono solo un bicchiere e una tazza mezzi vuoti, gli avanzi di
noccioline e torta salata, ma anche, sospeso a mezz’aria e un po’
appesantito dal silenzio improvviso, tutto quello che dovremmo dirci.
E per la prima volta nella vita funziona la domanda “Cosa pensi?”
sblocca tutto e ti parlo, con frasi che più che dichiarare
suggeriscono. Ma ti basta – e sorridi? -, e forse sorridi, e quella
che credevo sarebbe stata una tragedia, si chiude attorno a noi come
un’onda del mare, semplicemente un’altra onda. Dopo, mentre ci
alziamo e ci avviamo per la strada, mi sembra che tu stia sorridendo
ancora, dentro." Tratto dal libro mai scritto "Repertorio delle cose non dette".
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